Non mi stancherò mai di ripetere che viaggiare con i bambini può essere una delle esperienze più arricchenti per una famiglia, offrendo non solo l’opportunità di esplorare nuovi luoghi ma anche di creare ricordi indimenticabili insieme.
E su questo punto vorrei aggiungere che se si viaggia un po’ all’avventura non tutti i ricordi saranno indimenticabili perché piacevoli e “bucolici”. Ci saranno anzi anche diversi imprevisti e ricordi “spiacevoli” (penso ad esempio alla nostra disavventura in barca di cui vi ho raccontato qui “Houseboat: crociera in famiglia nel sud della Francia”) che però è diventata “la nostra eroica impresa”.
Viaggiare, d’altra parte, significa uscire fuori dalla nostra zona di comfort e confrontarci con il nuovo e l’inaspettato, conoscere culture diverse, esplorare paesaggi sconosciuti, comunicare in una lingua che non è la nostra. Questo tipo di esperienza è molto arricchente ma intrinsecamente legata anche alla possibilità di incontrare imprevisti e, talvolta, disavventure.
Detto questo, la Francia del Sud, con i suoi paesaggi vari e la sua ricca storia, è la destinazione perfetta per avventure che soddisfano sia i piccoli esploratori che i loro genitori.
Ed ecco qui il nostro itinerario consigliato, suddiviso per tappe, con alcuni consigli pratici e non solo.
La prima tappa del nostro viaggio è stata Valensole, altopiano famoso per i suoi incantevoli campi di lavanda. Il periodo migliore per visitare questi campi e godersi la fioritura è da metà giugno a metà luglio quando il paesaggio si tinge di un viola intenso e l’aria si riempie del dolce profumo di lavanda. È un’esperienza sensoriale unica che abbiamo solo in parte potuto provare perchè, ahimè, siamo capitati quando i campi di lavanda erano già un bel po’ sfioriti.
Vi lascio anche la casa in cui abbiamo dormito una sola notte, il padre dell’host che ci ha accolto è stato molto premuroso, per una notte è andata benissimo.
Se andate nel periodo giusto, probabilmente, resterete incantati dal viola acceso dei campi di lavanda che però noi abbiamo solo potuto ammirare nelle centinaia di cartoline esposte nei baracchini di souvenir nella città di Valensole.
Tuttavia i bambini si sono divertiti comunque moltissimo a correre tra i campi di lavanda. Anche io ho corso parecchio perchè ho il terrore delle vespe e indovinate un po’? Credo che la lavanda sia la pianta che attira più vespe in assoluto.
Ho contagiato anche Luca con la mia fobia per le vespe perchè, mentre tentava di scattarmi una foto immersa in un campo di lavanda stinta, una vespa ha iniziato a perseguitarlo e, anche lui, a quel punto, ha cominciato a correre.
Se volete tenervi in forma e amate l’attività sportiva, i campi di lavanda sono un’ esperienza “cardio” da non sottovalutare.
Molti agricoltori offrono anche laboratori dove grandi e piccini possono imparare a distillare l’olio essenziale di lavanda. Non dimenticate di visitare il centro del paese, dove potrete acquistare prodotti locali a base di lavanda (e anche qualche cartolina se, come noi tra le agguerrite vespe e i campi stinti, non riuscirete a scattare delle belle foto).
Proseguendo il nostro viaggio, ci siamo diretti verso Le Sentier des Ocres, dove la natura incontra l’arte in un paesaggio dai colori sorprendenti.
Questa tappa è davvero da non perdere. Resterete incantati da questo straordinario spettacolo della natura.
I percorsi disponibili sono adatti a tutte le età, e un consiglio importante è quello di vestirsi con abiti che non temete di sporcare, poiché la terra rossa potrebbe macchiare. Anche un paio di scarpe comode sono un must per godersi la passeggiata tra queste meraviglie naturali. In alcuni tratti di sola distesa sabbiosa ci siamo tolti le scarpe e abbiamo camminato scalzi: è stata un’esperienza davvero piacevole.
Potete scegliere tra due sentieri: uno breve (circa 30 minuti) e uno più lungo (circa 60 minuti). Entrambi offrono vedute spettacolari delle formazioni di ocra. Il sito è anche una fantastica lezione di geologia all’aperto per i bambini.
Per pranzo siamo andati nella vicina città di Roussillon, un altro gioiellino da non perdere. Con le sue case dipinte con le sfumature dell’ocra, Roussillon offre angoli pittoreschi perfetti per perdersi per le stradine e concedersi una pausa ristoratrice in qualche caratteristico caffè immerso nei fiori colorati.
Per i bambini, esplorare questi colori vivaci sarà come passeggiare in un dipinto.
La nostra avventura ci ha portato poi ad Avignon, famosa per il Palais des Papes, un’imponente fortezza e palazzo gotico che un tempo fu la sede dei papi. Anche una semplice passeggiata lungo le mura della città vecchia può essere affascinante.
Noi siamo capitati all’ora del tramonto e vedere il sole salutarci dalle mura è stato davvero spettacolare.
Non dimenticate di attraversare il famoso Pont d’Avignon e insegnare ai bambini la canzone che lo ha reso famoso in tutto il mondo (la trovate su youtube). Avignon ospita anche numerosi parchi e giardini, perfetti per una pausa rilassante.
Poco distante da Avignon, il Pont du Gard vi aspetta con la sua imponente storia. Questo antico acquedotto romano è un capolavoro di ingegneria e offre non solo una lezione di storia a cielo aperto ma anche ampi spazi per picnic e giochi d’acqua nelle giornate più calde.
Ci siamo infatti molto divertiti a rinfrescarci nelle sue acque.
Per questa tappa abbiamo soggiornato in un appartamento situato in una posizione molto comoda (a due passi dal Palazzo del Papa)
La nostra penultima tappa è stata Arles, una città incantevole nel cuore della Provenza, dove i bambini possono avventurarsi sulle tracce di Van Gogh, esplorando i luoghi che hanno ispirato alcune delle sue opere più famose.
Noi abbiamo alloggiato in un appartamento davvero molto carino, arredato con gusto, su due piani, con terrazzino vista tetti di Arles, dotato anche della lavatrice e in posizione centrale.
Ci sono tanti posticini da visitare come il famoso Café Van Gogh: questo è il caffè ritratto nel famoso dipinto “Terrazza del caffè di notte”. Situato nella vivace Place du Forum, il caffè conserva il fascino che probabilmente attirò Van Gogh a dipingerlo. Visitare questo luogo di sera offre l’opportunità di vivere l’atmosfera quasi immutata che Van Gogh ha catturato nel suo dipinto.
La presenza di Van Gogh è davvero tangibile in ogni angolo di questa città che ne celebra con orgoglio il suo estro creativo e un po’ “folle” come testimonia l‘Espace Van Gogh: un tempo l’ ospedale dove Van Gogh fu curato dopo l’episodio dell’autolesionismo dell’orecchio, l’Espace Van Gogh ora funge da centro culturale. Il giardino interno dell’ospedale è stato restaurato secondo le descrizioni dei dipinti di Van Gogh, offrendo un’immersione diretta nell’estetica e nel colore che lui vide.
Anche L’anfiteatro romano, ancora utilizzato per spettacoli, è un luogo affascinante da non perdere, come anche Il Museo Arles Antico, con la sua collezione di artefatti romani, è un’altra tappa educativa.
Arles ha giocato un ruolo cruciale nella vita e nell’opera di Vincent van Gogh che, durante il suo soggiorno ad Arles nel 1888 e 1889, entrò in uno dei periodi più produttivi e innovativi della sua carriera, trovando ispirazione nella luce straordinaria e nel paesaggio vivace della regione. In soli 15 mesi, produsse oltre 300 opere, tra cui dipinti e disegni che riflettono il suo amore e la sua ammirazione per il luogo.
I Luoghi dei Quadri: Passeggiando per Arles, è possibile visitare vari siti che hanno ispirato opere come “La Casa Gialla”, “Il Ponte di Langlois” e “Il Giardino dell’Ospedale ad Arles”(citato sopra). Anche se alcuni di questi luoghi sono cambiati o non esistono più, la città ha installato pannelli informativi (che ho davvero molto apprezzato!) che mostrano le opere di Van Gogh in confronto con le vedute attuali, creando un ponte tra il presente e il passato.
Fondation Vincent Van Gogh Arles: Questa fondazione è dedicata alla promozione dell’opera di Van Gogh e ospita esposizioni che collegano il suo lavoro con artisti contemporanei. Sebbene non si concentri esclusivamente sul periodo arlesiano di Van Gogh, offre approfondimenti sulla sua influenza duratura nel mondo dell’arte.
Visitare Arles sulle tracce di Van Gogh non è solo un pellegrinaggio artistico ma anche un’esperienza culturale che offre uno sguardo sulla vita quotidiana del sud della Francia che ha catturato il cuore e l’immaginazione di Van Gogh.
I miei figli sono rimasti molto affascinati dallo scoprire che i famosi dipinti dei girasoli (che hanno studiato a scuola) sono stati effettivamente creati durante il soggiorno dell’artista ad Arles. Van Gogh si trasferì infatti in questa città nel febbraio del 1888, attratto dalla luce e dai colori vivaci della regione. Fu in questo periodo di intensa attività creativa e sperimentazione che dipinse la serie dei girasoli.
Inoltre un altro racconto che li ha molto colpiti è stato scoprire che l’artista in vita non riuscì a vendere nemmeno un quadro e morì prima di raggiungere quel successo mondiale di cui Arles è la prova tangibile.
Infine, abbiamo concluso il nostro viaggio ammirando Le Salin d’Aigues-Mortes, dove potrete esplorare i paesaggi lunari delle saline.
Questa area offre tour in trenino o in barca attraverso le saline, dove potrete imparare come viene raccolto il sale e, con un po’ di fortuna, avvistare i fenicotteri rosa.
Noi non li abbiamo avvistati.
anche la cittadina fortificata di Aigues-Mortes merita una visita, con le sue mura medievali perfettamente conservate che offrono una vista panoramica sulla Camargue.
Questo viaggio attraverso la Francia del Sud è stato per noi una breve tappa ma intensa e ricca d’arte, cultura e paesaggi davvero mozzafiato (I sentieri di ocra e Le distese di sale rosa) senza tralasciare città pittoresche e incantevoli.