Questa estate, per la prima volta dopo tanti anni di vacanze sedentarie, abbiamo deciso di organizzare un viaggio itinerante con l’automobile in giro per l’Italia.
La sfida per noi più impegnativa, considerando che avevamo bambini dai 2 anni e mezzo agli 8, è stata quella di programmare nei dettagli un itinerario che fosse capace di mixare correttamente i momenti di relax e pausa per godersi il mare o la campagna, con esperienze avventurose per intrattenere ed educare i bambini.
Secondo Luca (mio marito, psicologo) una famiglia dovrebbe idealmente riuscire a organizzare almeno 1/2 viaggi avventurosi nell’arco dei 12 mesi.
Sono questi, infatti, dei momenti fondamentali per “resettare” la comunicazione famigliare, ripulirla dalle dinamiche stressanti della quotidianità e condividere tra i membri delle esperienze capaci di consolidare maggiormente la relazione tra loro.
Il viaggio è stato studiato a tavolino, prenotando con largo anticipo tutte le tappe in cui fermarsi a dormire.
Con dei bambini piccoli al seguito, infatti, non volevamo rischiare di dover passare una notte in macchina.
Organizzare una vacanza itinerante con bambini piccoli é possibile, anche se non nascondo sia stancante. D’altra parte – parlo per esperienza personale – anche stare stanziali in uno stesso luogo per due settimane finisce per prosciugare energie fisiche e mentali dei genitori. Forse perché manca quella componente di novità e rinnovamento che l’esperienza del viaggio porta con sé, alimentando la curiosità e quindi l’energia di tutta la famiglia.
Nel nostro viaggio siamo partiti da Milano per arrivare fino all’Emilia Romagna passando per la Toscana, Lazio, Campania e Umbria.
Per facilitare l’apprendimento e tenere alta l’attenzione dei bambini, ci siamo procurati per tempo sia dei libri che raccontassero la storia delle principali città che avremmo visitato (Roma, Pompei, Pisa), sia ci siamo armati di un diario di viaggio (Il mio diario di viaggio) da compilare quotidianamente (bisognava segnare il tempo, l’umore, dove si è stati e cosa si è visto. Una pagina per attaccare biglietti, foto e scontrini. Una sezione dedicata a cosa mi è piaciuto e cosa non mi è piaciuto di quanto visto).
Per rendere più appassionante il diario di viaggio abbiamo dato ai bambini una macchina fotografica polaroid con l’indicazione di non scattare più di 3 foto al giorno (per limitare i costi visto che le cartucce hanno un costo elevato, ma anche per insegnare loro a studiare bene l’inquadratura, domandarsi se realmente valga la pena immortalare quel momento o soggetto, o sia invece sia meglio aspettare).
Visto che, diversamente dal cellulare, non se ne possono scattare 200, questo riporta un po’ all’attenzione che si faceva quando si fotografava in analogico con il rullino: si cercava di non sprecare le foto e di fare del proprio meglio.
Inoltre, il secondo vantaggio è che la foto ce l’hai subito (in questo caso come il digitale scatti e vedi il risultato nell’immediato così da migliorare il tiro per i prossimi scatti).
Però, diversamente dal digitale, con la polaroid la foto te la sei sudata, quindi averla tra le mani è un piccolo trofeo.
Qui sotto vi metto invece un elenco di libri con attività che abbiamo usato in macchina per intrattenere i bambini durante il viaggio, anziché dar loro il tablet che è molto assorbente e quindi
Abbasso la noia: giochi da fare in viaggio
Abbasso la noia: giuochi con carta e matita
Animali e piccole attività: Disegno e cancello con gadget
Di seguito le nostre tappe, organizzate con 3 mesi di anticipo.
Giorno 1 Pisa
Abbiamo dormito in un albergo con una posizione strategica (nella piazza dietro alla Torre). Purtroppo con molte zanzare.
Potete partire visitando La Piazza dei Miracoli (così chiamata dal poeta e scrittore Gabriele d’Annunzio), un grandioso complesso architettonico, entrato a far parte dei patrimoni dell’Unesco, formato da quattro monumenti meravigliosi e imponenti unici nel loro genere:
Il Campanile (più conosciuta come torre di Pisa o torre pendente. Al suo interno, ben 293 gradini creano un’altissima scala a spirale)
la Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta (accesso libero e gratuito)
il Battistero
il Campo Santo
I quattro monumenti di piazza dei miracoli simboleggiano la nascita nel Battistero, la vita dello spirito nel Duomo e nella Torre e la morte nel Camposanto. Dall’alto della Torre di Pisa, Galileo Galilei sperimentò alcune delle sue teorie fondamentali sulle leggi fisiche della caduta dei gravi.
Potete proseguire con una passeggiata in carrozza o a piedi per le vie del centro storico.
Dove mangiare: nel centro storico ci sono tanti ristoranti, noi ne abbiamo scelto uno che ci ispirava e siamo rimasti soddisfatti (soprattutto Elisa).
Suggerimenti: se la posizione dell’albergo lo consente, vi consigliamo la visita della Torre anche di sera, perché l’illuminazione la rende molto suggestiva e anche un po’ spettrale…
Libri consigliati
Nel tragitto verso l’agriturismo a gestione famigliare immerso nel verde Belmonte vacanze (per vedere il nostro albero di Ulivo che abbiamo adottato a distanza) abbiamo visto campi di girasole più alti dei bambini e, personalmente, questa immagine me la sono portata nel cuore per tutta l’estate.
In questo luogo ospitale, accolti dalla simpatia contagiosa di Lauro e della sua famiglia, abbiamo festeggiato il nostro anniversario di matrimonio. Ci siamo trovati così a casa che torneremo anche quest’estate a salutarli.
Siamo stati solo tre giorni e i bambini non volevano più andarsene.
Esperienze: giro in pony per i bambini (l’agriturismo ha un grande manegggio e organizza escursioni a cavallo e passeggiate panoramiche), piscina panoramica con vista mozzafiato sulle colline toscane.
In viaggio verso Riva del sole, dove sarebbe iniziata la settimana di relax.
Abbiamo fatto una tappa a San Gimignano per assaggiare il gelato più premiato del mondo alla Gelateria Dondoli, con nota dolente del parcheggio perché veramente impossibile da trovare. Ci siamo poi fermati nella suggestiva Abbazia cistercense di San Galgano in cui è conservata la celebre spada nella roccia, che racconta storie di antichi cavalieri, unendo storia, leggenda e arte.
Esperienze: A Castiglion della Pescaia abbiamo soggiornato nel Residence “Riva del sole”: stanze fatiscenti, indubbiamente da ristrutturare, bagni anni 70 scomodi e vecchi. Pulizia scarsa, appartamenti mediocri all’interno però il contesto molto bello, immerso in una meravigliosa pineta di cicale a un passo dal mare. Spiaggia facilmente accessibile e tantissime ghiandaie da osservare.
Complessivamente siamo stati bene e, se dovessero decidere di ristrutturare i vecchi appartamenti della zona residence, potremmo pensare di ritornarci.
Gita in giornata all’imperdibile giardino dei tarocchi a Capalbio.
Abbiamo passato una notte in un agriturismo un po’ vecchiotto ma ospitale: Le querce.
Il Parco dei mostri, dopo aver visto il giardino dei tarocchi, è stato interessante ma un po’ deludente.
A Roma, nei giorni più caldi di agosto, contro ogni nostra previsione, i bambini ci hanno stupito: erano così esaltati di camminare tra rovine e capitelli, curiosi di ascoltare le storie dei Gladiatori immaginandosi il Colosseo all’epoca degli antichi Romani, che non hanno (quasi) patito il caldo.
E così, quella che ha patito il caldo e ha avuto il suo primo calo di pressione (tanto da dover entrare in farmacia a prendere degli integratori) sono stata io!
A Roma abbiamo soggiornato in un meraviglioso appartamento, trovato su Airbnb, con vista mozzafiato sul Colosseo. Addormentarsi guardando il Colosseo illuminato è stato di una bellezza indescrivibile.
Libri consigliati per introdurre Roma ai bambini:
(Vi segnalo questa collana Che Mito! dove potrete trovare anche altri titoli sulla mitologia greca dalla storia di Edipo, al tallone di Achille, al labirinto del Minotauro molto interessanti e fruibili per bambini)
Roma. Guida illustrata Pop up alle meraviglie di Roma
Le più belle storie dell’antica Roma
I 7 re di Roma di Roberto Piumini
Gli antichi romani. Libro con adesivi
Esperienze: nei giorni trascorsi a Roma abbiamo camminato moltissimo ma del resto il bello di una città che pare un museo a cielo aperto è proprio quello di attraversarla e farsi rapire dai suoi monumenti, dalle sue rovine, dalle sue piazze celebri e fontane.
Non ci siamo risparmiati e questo è stato il nostro itinerario:
Altare della patria (opera commemorativa dedicata al re Vittorio Emanuele II, inaugurata nel 1911)
Pantheon (tempio dedicato originariamente al culto di tutti gli Dèi pagani)
L’obelisco Lateranense (che si chiama così perché si trova al centro della Piazza di San Giovanni in Laterano. Gli obelischi sono monumenti verticali alti, sottili, culminanti con una cupside (la parola “obelisco” deriva dal greco che significa “spiedo”)
Colonna Traiana (formata da venticinque blocchi di marmo sovrapposti. La decorazione che avvolge la colonna in fasce alte circa un metro è composta da 155 scene distinte (con 2500 personaggi) che descrivono, come in una moderna storia a fumetti, le imprese dell’esercito romano nel corso della conquista della Dacia.)
Colosseo (una delle 7 meraviglie del mondo, sui cui spalti, alti fino a 50 metri potevano trovare posto di 50mila spettatori) + Fori imperiali (abbiamo prenotato visita guidata adatta a famiglie con bambini ed è stata la scelta migliore per incuriosire e appassionare i bambini)
Piazza Navona (e le tre fontane, di cui quella centrale detta dei Fiumi è opera del Bernini)
La Fontana di Trevi (un cavallo imbizzarrito ricorda la furia del mare e uno calmo la tranquillità delle onde. Un tritone mette in fuga i giganti, soffiando nella mitica conchiglia dal suono terribile)
La bocca della Verità (grosso mascherone di marmo con le labbra socchiuse pronte ad accogliere la mano dei passanti.
Il circo Massimo (non è un circo, bensì uno stadio antico nel quale si svolgevano giochi e corse di bighe (cocchi a due cavalli), ma anche finte battaglie con fanti, cavalieri e persino pachidermi.
Piazza di Spagna (e la sua lunghissima scalinata), Palazzo del Quirinale (con le due statue di Castore e Polluce), ponte e Castel Sant’ Angelo.
La Basilica di San Pietro (L’imperatore Costantino volle che sulla tomba di San Pietro (a Città del Vaticano) fosse costituita una basilica: la più grande e la più sacra del mondo cristiano. La cupola fu realizzata sul progetto di Michelangelo e prevedeva la croce greca, anche se alla fine prevalse la croce latina.
La cupola è composta da due calotte, una portante e una di protezione. Tra le due calotte rimane uno spazio libero, dove si snoda una scala. Ebbene sì, abbiamo anche fatto i ben 537 scalini per godere della spettacolare vista panoramica su Roma.
La città del Vaticano (Stato indipendente: piccolo ma sovrano. Sul lato destro della basilica di San Pietro si trovano i Palazzi Vaticani che ospitano i musei vaticani, tra i più ricchi e famosi al mondo)
L’ultimo giorno abbiamo programmato una particolare caccia al tesoro A Villa Adriana poco fuori Roma. Ci siamo appoggiati a questo Tour Operator che organizza visite guidate private per bambini. Prezzo non economicissimo, ma la visita è stata senza dubbio molto suggestiva e unica.
Ed eccoci giunti a una tappa molto bella, ma sbagliata per via del passeggino in un periodo così affollato come agosto. Prezzi altissimi rispetto al resto d’Italia e la fatica di spingere su e giù il passeggino con 40 gradi all’ombra per la quanto suggestiva Positano, me la ricorderò a lungo.
Abbiamo soggiornato in una casa di amici spettacolare che un tempo era stata la casa dell’amante di Eduardo De Filippo. In camera da letto infatti, prima che qualche turista a cui i nostri amici avevano affittato la casa la rubasse, in un’ anta dell’armadio Eduardo aveva inciso una poesia d’amore dedicata alla sua amante.
La casa aveva una vista mozzafiato sul golfo di Positano e sembrava davvero di trovarsi dentro a una cartolina.
Esperienze: granita al limone rigenerante, gita a capri (limoni giganti).
Abbiamo sfidato il caldo cocente e abbiamo prenotato una guida per bambini molto brava (abbiamo scelto il percorso “Pompei per tutti”, adatto a passeggini e disabili con percorsi facilitati).
Si tratta di un percorso che si snoda oltre 3,5 km, dall’ingresso di Piazza Anfiteatro fino al santuario di Venere passeggiando lungo le arterie principali della città con accesso ai più significativi edifici e domus.
Pompei è stato stato un viaggio culturale ma anche emotivo: molti cani e gatti liberi erano riusciti a scappare perché avevano capito la catastrofe imminente prima che fosse troppo tardi, altri invece non ce l’hanno fatta, come ad esempio il cane il cui calco in gesso si trova nella casa di Vesonius Primus. Il cane conserva il collare con il quale era legato ad una catena, che gli impedì la fuga durante l’eruzione del 79 d.C.
Questo cane insieme ai calchi in gesso presenti nell’orto dei fuggiaschi sono rimasti particolarmente rimasti impressi ai bambini, anche se devo dire che più che turbarli li hanno molto incuriositi.
Anche vedere una pagnotta carbonizzata di 2000 anni fa ha sortito il suo effetto sorpresa.
Un altro dettaglio che ci ha colpito è stato poter mettere anche noi le mani nel solco lasciato dalle mani di chi si appoggiava a bere.
Camminare per le strade di Pompei è come essere catapultati in un passato tangibile che è rimasto intatto, sospeso nel tempo e nello spazio.
Libri consigliati su Pompei per bambini
Che storia!L’Eruzione di Pompei
Guida di Pompei per bambini curiosi
Per l’ultima settimana di vacanza abbiamo optato per rifugiarci in un luogo tranquillo immerso nel verde e nella natura per chiudere con un po’ di relax questo nostro giro d’Italia.
E così abbiamo scelto (sempre su airbnb) una villa molto grande, su due piani, immersa negli uliveti, con una grande giardino e una piscina privata. In questo luogo il tempo si è fermato e abbiamo ripreso il contatto con la natura e iniziato a pensare di trasferirci in campagna.
gite: Orvieto, Todi, Civita di bagnoregio (conosciuta anche come “La città che muore” per via della costante erosione delle rocce di tufo su cui si trova. E’ una cittadella che conta solo 11 abitanti e tanti gatti, ha un ponte di 300 metri che permette di raggiungerla. Civita è davvero un borgo incantevole. Da visitare per il panorama mozzafiato è il giardino del poeta.
Ci siamo fermati in un agriturismo con piscina con vista panoramica per spezzare il viaggio di ritorno in tappe più a misura di bambino.
Abbiamo visitato la fattoria con caprette e asinelli.
Prima di rientrare a Milano, abbiamo fatto una breve tappa a Bologna con visita nel centro storico (per fare un firma copie improvvisato in libreria) e pranzato con tortellini alla bolognese.
Questo è stato il nostro primo viaggio itinerante per l’Italia all’insegna dell’avventura. Durante il viaggio di ritorno, chiacchierando con Luca in macchina, abbiamo fatto il nostro primo bilancio di come i bambini avessero retto un viaggio “on the road” di questo tipo.
La conclusione a cui è giunto Luca e che io trovo assolutamente calzante è che i bambini funzionano un po’ come la bicicletta: per tenerla in equilibrio devi stare in movimento.
E in effetti riavvolgendo il nastro della nostra vacanza ci siamo fermati soltanto per guardare le meraviglie del nostro passato e lo spettacolo sempre eterno della natura e delle creature che lo animano, del sole che sorge e tramonta, lasciando il mondo nell’abbraccio della notte rischiarato dalla luce delle stelle.
Queste sono solo alcune delle immagini che ci hanno riempito gli occhi, quello che però non si vede ma che ha colmato i nostri cuori è anche la generosità di Alessandro e la gara di corsa sulla spiaggia di Positano, la simpatia, gentilezza di Lauro e la bontà dell’olio biologico dei suoi ulivi.
I miei figli si ricorderanno la passione per la storia di Fiorenza, che ci ha guidati a Pompei facendoci strada nei pochi angoli d’ombra di una città fantasma ricca di fascino e mistero.
E sono certa che i miei figli siano ormai abbastanza grandi per non dimenticarsi neppure del salto al tempo dei gladiatori che ci ha fatto fare Maya, sotto un feroce sole romano.
E si ricorderanno le canzoni sotto a un immenso cielo stellato della campagna umbra, così come del latte fresco della capra di Matteo e poi Mimì, Ugo, Furia e quella cinciallegra che, nascosta tra gli alberi della bellissima e ombreggiata Pineta a Castiglion della Pescaia, non siamo mai riusciti a fotografare.
Viaggiare é soltanto un modo per ricordarci quanto siamo avidi di relazioni, di incontri, parole e sorrisi capaci di darci qualcosa che valga la pena di essere vissuto.
Se devo dirla tutta, posso affermare che i miei figli agitati si quietino di più nel fare cose, vedere gente senza stare mai fermi.
Assecondare il loro moto perpetuo funziona meglio che contrastarlo.
E così siamo pronti, questa estate, per fare l’altra parte di Italia che ancora ci manca 🙂