stereotipi di genere: una collana di libri per superarli

Vorrei insegnare ai miei figli che come non esistono giochi o libri da femmina e da maschio, così non esistono mestieri che non si possano fare, se lo si desidera.
Vorrei insegnare loro ad avere il coraggio di cambiare strada tutte le volte che non se la sentiranno più appartenere.
Vorrei che sia anche la passione a guidarli nella scelta del lavoro che faranno, senza inciampare in facili e scontati clichè.
Vorrei insegnare loro che non ci sono limiti alla creatività di esprimere se stessi.

In questa mia “missione” ho trovato un’importante alleata: una nuova collana di libri che trovate online (e dal 12 ottobre anche in edicola), con associato un playmobil che rappresenta un mestiere.

Il nobile obiettivo di questa collana edita da Deagostini è raccontare ai nostri figli, attraverso il gioco e la lettura, tutto quello che c’è da sapere su un mestiere.

Il primo numero racconta la storia della patrona dei pompieri, non a caso una donna.

In un altro numero trovate una donna poliziotta, perché la parità di genere è bene insegnarla sin da piccoli per sperare in un mondo migliore. 

Eliminare gli stereotipi di genere che dividono l’uomo virile, forte, e coraggioso dalla donna di casa dolce, ingenua e alle volte anche provocante è il primo passo per evitare discriminazioni e violenze. Spesso, infatti, la violenza trova radici nella stessa società, e per sconfiggerla è necessario partire dall’educazione dei nostri figli.

I bambini sono più inclini ad accettare le differenze, soprattuto nella scelta dei giochi perché non vedremo mai un maschio in età prescolare farsi dei “problemi” a spingere la carrozzina del bambolotto della sorella, così come una femmina che voglia provare a giocare a calcio.

Invece, troveremo dei genitori, degli adulti, che intervengano in alcune situazioni con frasi tipo “ma no, quel gioco è da femmine, no questo è da maschio.”

 

 

Talvolta questi interventi di noi adulti privano il bambino di quella libertà di sperimentare a 360 gradi perché-  ricordiamocelo –  la curiosità dei bambini non ha genere.

E’ nella loro natura approcciarsi al mondo con curiosità a prescindere che siano maschi o femmine. Ecco perché iniziative editoriali come questa andrebbero incentivate: scevro da pregiudizi, il bambino sarà libero poi di trovare la sua strada senza essere condizionato da questi stereotipi di genere.

 

Troppo spesso, invece, nei libri per ragazzi questi stereotipi vengono avvallati.

 

La collezione comprende 60 volumetti in cui trovate la storia di ogni singolo mestiere sviluppata sottoforma di fumetto e un personaggio playmobil rappresentativo del mestiere illustrato nel libro.

In ogni volumetto ci sono anche molte curiosità a tema “mestieri” per bambini dai 4 ai 9 anni.