Per chi ama gli animali, il contatto con la natura e il silenzio della neve, l’escursione in sleddog è sicuramente da non perdere. Salire su una slitta trainata dai meravigliosi Alaskan husky è stata l’esperienza che più ci è rimasta nel cuore della nostra vacanza in Trentino.
Per provare lo sleddog non è necessario andare in Alaska, noi siamo riusciti a farlo in Trentino, a Madonna di Campiglio, presso la scuola di sleddog Athabaska che organizza escursioni invernali con i cani Alaskan husky, nel meraviglioso scenario delle Dolomiti di Brenta, in un percorso di circa 4km che attraversa la piana di Nambino.
Un’escursione in sleddog è adatta alle famiglie con bambini e i più grandicelli (dagli 8 ai 13 anni) possono addirittura provare a guidare la slitta in autonomia prenotando il “Battesimo dello sleddog”, ossia una prova pratica di conduzione della slitta trainata dai cani.
Invece, per i più piccoli o gli adulti che preferiscono farsi trainare dalla muta di cani, è possibile accomodarsi al calduccio nella sacca della slitta.
Essere riusciti a provare lo sleddog è stata una coincidenza molto fortunata.
Stavamo infatti salendo in automobile verso il rifugio Patascoss per portare i bambini a slittare ma, sulla strada, i bambini hanno notato dei bellissimi cani husky correre nella neve trainando una slitta.
E così ci siamo fermati (sono anni che sogno di fare questa esperienza con i cani da slitta) e siamo scesi a chiedere informazioni. Maurizio, il ragazzo che guidava la slitta, mi ha dato in mano un foglietto dicendomi di chiamare Monica, la responsabile delle prenotazioni.
Neanche il tempo di risalire in automobile che ho chiamato subito Monica ma, come temevo i turni erano tutti prenotati e sarebbe stato molto difficile riuscire a prenotare una corsa, considerando anche che il giorno dopo saremmo dovuti partire per tornare a Milano nel primo pomeriggio.
In ogni caso la speranza è l’ultima a morire e così Monica mi ha salutato dicendomi che, qualora si fosse liberato un posto, mi avrebbe chiamato.
Rientrati in albergo, eravamo ospiti all’Hotel AlpholidayDolomiti nel quale ci siamo trovati benissimo, ho fatto i bagagli e ricordo perfettamente di aver messo via tutti i vestiti da “neve” perché la possibilità che davvero Monica mi chiamasse mi pareva quasi impossibile.
E invece, la mattina seguente alle 8 in punto riceviamo la chiamata di Monica che ci dice che alle 10,45 si è liberato un turno.
Non ho mai disfatto e rifatto da capo una valigia con così tanta gioia come in questa occasione.
Quella mattina ha anche iniziato a nevicare tantissimo. Abbiamo raggiunto il punto di ritrovo nel bel mezzo di una bufera di neve.
Salire sulla slitta trainata dai cani sotto una tempesta di neve è stato davvero meraviglioso.
Sembrava di esserci catapultati all’improvviso in Alaska. Abbiamo percorso il bosco innevato ed è stata pura magia immergerci in uno scenario da cartolina “surfando” sulla neve, sentendo soltanto il rumore del vento e delle nostra risa.
Lo sleddog di Maurizio non è uno sport, ma uno stile di vita. La sua priorità è la salute e il benessere dei suoi 36 cani. Noi abbiamo conosciuto Aragon, Freud (con un occhio blu e uno scuro), Pluto, Tom Tom, Scarabeo, Ice e tutti gli altri molto socievoli e giocherelloni.
I turni sono prestabiliti e solo su prenotazione, non più di un massimo al giorno nel rispetto delle ore di riposo dei cani che vivono con Maurizio nell’agriturismo Fattoria Athabaska il resto del tempo, avendo anche accesso alla casa.
I cani vivono tutti insieme e vanno tra loro d’accordo grazie al rispettoso stile educativo di Maurizio, perché in Athabaska gli animali sono “famiglia”: non ci sono animali sfortunati o isolati, l’inclusione è un principio fondamentale, sia per il branco che per il musher (il conducente dei cani da slitta). Quando i cani non sono più giovani stanno in pensione nell’Agriturismo insieme a tanti altri animali con i quali convivono armoniosamente.
Contiamo di tornare da loro anche in estate per qualche nuova escursione di trekking questa volta.