Continuo in questo post a spiegarvi la strategia vincente del “metodo dei 4 passi” di Daniele Novara per far smettere di litigare i vostri figli, o meglio, per farli LITIGARE BENE, che ho scoperto leggendo il suo libro “Litigare fa bene”.
Ed ecco che, se avete letto le due cose assolutamente da NON fare mai quando assistete a un litigio, ossia quelli che Novara chiama i 2 PASSI INDIETRO (e che se vi siete persi potete leggere QUI), allora e solo allora, sarete pronti per conoscere le due cose che invece DOVETE FARE, ossia i 2 PASSI in AVANTI.
Compreso quindi che non si tratta di cercare colpevoli e nemmeno di sostituirsi ai bambini dando loro una soluzione o forzandoli alla pace (due passi indietro), ecco che si può fare un primo importante passo in avanti per aiutare i figli a litigare costruttivamente: farli parlare tra loro.
Significa che invece che gettare acqua sul fuoco per spegnerlo, li si invita a dedicarsi al litigio, a tirare fuori il più possibile la loro versione dei fatti. E’ se le emozioni restano dentro i bimbi che la faccenda si complica e la baruffa viene rimandata al prossimo avvenimento, mentre lasciare esprimere le emozioni è spesso catartico
Se i bambini si sentono liberi di esprimere le proprie emozioni e non si sentono forzati a reprimerle (ad esempio accettando una pace forzata quando il litigio è nel pieno svolgimento) ci sono più chance di trovare un accordo condiviso.
Il potersi comunicare la reciproca versione dei fatti in presenza dei genitori, favorisce nei bambini la sensazione di essere ascoltati, riconosciuti e anche importanti.Il quarto e ultimo passo (in avanti) dopo che si sono chiariti è quello che siano sempre loro, sulla base delle reciproche accuse, a trovare una soluzione, per porre fine a questo litigio, che però veda entrambi d’accordo.
Se interveniamo, infatti, i piccoli non imparano a fare da soli e perdono la fiducia nelle proprie capacità, avendo invece sempre bisogno di un terzo incomodo (il genitore ormai disperato) per dirimere i loro problemi. Senza contare che le soluzioni che propongono per sanare il conflitto seguono una logica “bambino” che per noi adulti magari suona incomprensibile se non addirittura inattuabile, invece per loro è magari la soluzione più logica, pratica e scontata. Ma soprattutto accade che le soluzioni che si inventano poi funzionino davvero!
A volte le loro creative risoluzioni possono suonare circa così:
Giacomo: facciamo allora che adesso ci gioco io e poi te lo passo se mi stanco
Mattia: ok però se mi annoio perché aspetto tu me lo dai prima
Giacomo: ok
Mattia: ok
Il litigio è finito, il solo fatto di aver trovato – per quanto singolare- un accordo condiviso da entrambi e non imposto dall’esterno (nel cui caso si rischia sempre di prendere più le parti di uno rispetto all’altro) ha sgonfiato la bolla emotiva in cui erano incastrati. Inoltre si sono sentiti investiti di un ruolo di responsabilità decisionale e imparando a fare da soli acquistano fiducia nelle proprie capacità.
Dopo un accordo di questo tipo ho addirittura assistito al disinteresse da parte di entrambi dell’oggetto tanto conteso e al passare a giocare ad altro, ma insieme e in modo collaborativo.
Non c’è da stupirsi quindi se i figli, guidati da noi, possano trovare da soli le migliori soluzioni per risolvere un litigio.
Un buon libro per affrontare il tema del conflitto con i vostri figli è “Sei Corvi”di Leo Lionni la cui morale è “La soluzione del conflitto è il dialogo”. Qui sotto la mia video recensione del libro.
Un altro libro che vi consiglio sempre in tema si intitola “Il Litigio” e qui sotto potete vedere la mia breve video recensione
A questo link potete leggere la mia recensione del Libro e i 3 motivi per cui ve lo consiglio
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