I pidocchi nei bambini sono un’infestazione più frequente di quanto si possa immaginare.
In realtà possono benissimo colpire anche gli adulti, infatti me li sono presi.
I pidocchi sono democratici, perché non gli interessa se ti lavi i capelli tutti i giorni o 1 su 3.
Anzi, più i capelli sono puliti e lucenti e più li attrai.
Non gli frega se sei bello o brutto. Amano tutti con tale ardore che per scollarteli di dosso li devi uccidere.
E purtroppo non basta metterti in testa unguenti puzzolenti o schiume che ti accecano al contatto con gli occhi, devi soffocarli chiudendoli in sacchetti per almeno 48 ore o congelarli nel freezer.
Soprattutto, devi sempre guardarti le spalle: basta che te ne sia sfuggito uno per ricominciare da capo una battaglia impari, capace di portarti in poco tempo allo sfinimento.
Purtroppo ogni anno evitarli è un terno al lotto.
E così, anche quest’anno i miei figli se li sono presi. Questa volta, invece che rigettarmi nel solito e sfiancante ciclo di lavaggi e rilavaggi con prodotti vari trovati in farmacia, ho deciso di chiedere aiuto a una specialista.
E’ così che ho conosciuto Claudia e il suo centro antipediculosi attrezzatissimo che si chiama Pidbuster. Grazie a metodi naturali e non dolorosi (è adatto in gravidanza e allattamento), Claudia mi ha dato tutti gli strumenti e rimedi per bonificare efficacemente casa ed evitare nuovi contagi.
Visto che per me questa esperienza è stata molto positiva e diversa da quelle ad oggi provate, ho deciso di fare una breve intervista a Claudia e condividerla con voi.
Perché informarsi è un diritto, ma dovrebbe essere un dovere. Se ci fosse più informazione a riguardo, infatti, le scuole sarebbero meno infestate dai pidocchi.
G: Claudia, intanto come si riconoscono i pidocchi?
C: I pidocchi sono piccoli insetti (assomigliano a delle piccole formichine) e si nutrono del sangue che estraggono dal cuoio capelluto. Sono inferiori ai 4 millimetri, tuttavia si possono vedere ad occhio nudo (certo, con una lente di ingrandimento è meglio). Non è affatto facile trovarli anche perché tendono a “correre” sul cuoio capelluto molto velocemente.
G: Quanto a lungo vivono i pidocchi?
C: Il ciclo vitale di questi parassiti consiste di 3 fasi: lendini, ninfa e adulto.
In totale un pidocchio vive circa 28-32 giorni e le femmine adulte sono in grado di deporre fino a 300 lendini (le uova) durante il loro ciclo vitale.
Le lendini si schiudono a distanza di circa 7-10 giorni dalla deposizione.
Quando l’uovo si schiude, la ninfa è un pidocchio immaturo che può impiegare fino a 10 giorni per diventare adulto.
Ecco perché, dopo aver debellato i pidocchi e ripulito tutto, non bisogna pensare di averla scampata: dovete continuare a controllare il bambino anche per le settimane successive.
G: Come possiamo eliminarli?
C: Purtroppo molti genitori credono che basti fare uno di quei trattamenti antipediculosi che si vendono in farmacia per sterminarli tutti. Spesso non è così, e le mamme che sono passate per questo calvario lo sanno bene.
Dopo il trattamento andrebbero sfilate le lendini manualmente con l’aiuto del pettinino specifico, perché il trattamento non è sufficiente. Anzi, senza una pulizia manuale è del tutto inefficace.
G: Per evitare il contagio, è utile tagliare i capelli?
C: Tagliare i capelli corti non serve a evitare il contagio, a meno che non si tratti un un taglio drastico, ovvero una rasatura totale.
G: Passare la piastra liscia capelli serve ad uccidere i pidocchi?
C: Molti la utilizzano per cercare di debellare i pidocchi, ed in effetti la piastra uccide i pidocchi e le lendini “cuocendoli”. Il problema però è che i pidocchi generalmente “passeggiano” sul cuoio capelluto quindi è molto difficile prenderli con la piastra, che per ovvie ragioni non può essere troppo avvicinata alla cute. Inoltre le lendini, una volta schiacciate, restano attaccate al capello e sono difficili da rimuovere. Quindi la piastra non è la soluzione.
G: Come si trasmettono i pidocchi?
C: Al contrario di quanto si pensi, i pidocchi non saltano e non volano, ma si trasmettono solo per contatto diretto. Tuttavia il passaggio è molto facile: basta ad esempio appoggiare la testa sullo stesso cuscino dove prima di noi si è appoggiata una persona con i pidocchi, o attraverso il contatto testa a testa.
G: Devo avvisare la classe in caso di contagio?
C: Se ti accorgi che tuo figlio ha i pidocchi è essenziale avvisare tempestivamente genitori e maestre per evitare il contagio di massa in classe, permettendo a tutti i genitori di controllare con più attenzione i propri figli.
Purtroppo questo problema è ancora visto come un tabù e spesso si evita di parlarne, ma questo non fa altro che favorirne la diffusione e renderne più difficile la risoluzione.
G: Posso usare l’aceto sui capelli di mio figlio in caso di contagio?
C: L’aceto serve solo per rendere le uova più facilmente sfilabili dal capello, ha quindi lo stesso effetto del balsamo.
G: Tutti possiamo prendere i pidocchi?
C: I pidocchi non fanno alcuna distinzione tra capelli lunghi o corti, sporchi o puliti. Sono diffusi in tutti i paesi del mondo, senza distinzione tra Paesi ricchi e Paesi poveri. Possono colpire persone di ogni età e livello socio-economico. Il pidocchio può attaccare chiunque.
G: Come posso riconoscere se mio figlio ha preso i pidocchi?
C: L’unico modo per accorgersi se il bambino ha preso i pidocchi è il controllo visivo e con pettine. Il prurito alla testa infatti, come erroneamente si pensa, non è il primo campanello d’allarme.
Questo perché il prurito compare solo qualche settimana dopo le prime punture, in quanto la saliva dei pidocchi contiene un anestetizzante. Con il passare del tempo si sviluppa una reazione allergica associata e, a volte, l’ingrossamento dei linfonodi. Il prurito, inizialmente limitato alla zona in cui sono presenti le prime uova, si estende progressivamente a tutta la nuca e alla parte alta del tronco. Trattandosi di una reazione allergica, quindi, non compare su tutti i soggetti si può quindi avere un contagio in corso senza grattarsi.
Un altro caso possibile è quello in cui siano presenti delle lendini (le uova) e non l’animaletto: in questa situazione il bambino li ha presi anche se non manifesta il classico prurito. Non bisogna quindi aspettare di vedere il bambino grattarsi per effettuare il controllo.
G: Come sono fatte le lendini?
C: Le lendini sono poco più grandi di un granello di sabbia o di una capocchia di spillo. A differenza del pidocchio non sono facili da riconoscere. La lendine può essere confusa con la forfora, ma da quest’ultima si differenzia perché non viene via facilmente, ma resta ben ancorata al capello. Per toglierla bisogna sfilarla con le dita aiutandosi con l’apposito pettinino di metallo.
G: Ci sono delle zone della nuca più facilmente prese d’assalto dai pidocchi?
C: Solitamente i pidocchi si concentrano principalmente sulla zona della nuca e dietro le orecchie.
G: Anche le extension sono a rischio pidocchi?
C: Sì, le extension non sono immuni dai pidocchi. Inoltre va considerato che spesso sono fatte da capelli veri. Nel caso quindi di un’infestazione, le uova vengono deposte tranquillamente anche sulle extension. In questo caso, prima di effettuare qualunque tipo di trattamento, vanno prima rimosse manualmente.
G: Cosa fare per bonificare oggetti/giochi/tessuti/indumenti che sono stati a contatto con il bambino infestato dai pidocchi
C: Innanzitutto è bene ricordare che i pidocchi non sopravvivono lontano dal cuoio capelluto e possono intaccare solo i tessuti. Lontano dal cuoio capelluto, infatti, il parassita sopravvive in genere meno di 48 ore.
Per questo motivo un metodo per disinfestare vestiti e oggetti è quello chiuderli in un sacchetto di plastica per circa 48 ore. Oppure di chiuderli in un sacchetto e riporlo nel freezer.
In alternativa è possibile lavare in lavatrice a 60° gradi. Non servono disinfettanti come Napisan e simili.
I pidocchi si trasmettono esclusivamente per contatto diretto con la persona infestata, oppure condividendo vestiti, biancheria, divano, letto, pettini o fermagli.
Per disinfettare casa è molto utile anche un vaporetto per ripulire, ad esempio, le fodere del divano e i tappeti entrati in contatto con la testa del bambino infestato. Ricordatevi che i pidocchi non sono pulci, pertanto non saltano.
G: Cosa posso fare per evitare che mio figlio riprenda nuovamente i pidocchi?
C: Una buona pratica è quella di passare il pettinino a spirale (mi raccomando deve essere con spirali per essere veramente efficace) almeno due volte a settimana per rimuovere eventuali lendini che il bambino può aver ripreso a scuola.
Il pettinino permette di catturare le prime lendini che, se rimosse tempestivamente, evitano una infestazione più importante e più difficile da debellare.
Inoltre, la seconda buona pratica è spruzzare sui capelli del bambino ogni mattina uno spray preventivo. In commercio ce ne sono molti. Da Pidbuster ne trovate uno del tutto naturale.
In farmacia trovate delle pastigliette omeopatiche che servono a modificare il ph del cuoio capelluto e che sembra siano efficaci per tenere lontano i pidocchi. Noi le stiamo ancora provando quindi non so dirvi se siano realmente utili.
In alternativa agli spray, è possibile usare goccine naturali di tea tree oil o altre essenze simili come l’olio essenziale di lavanda.
Badate bene che non basta metterne due gocce “simboliche”, ma bisogna ungere tutto il cuoio capelluto. La controindicazione è che ha un odore molto acre che dà fastidio al bambino (e anche ai compagni) e i capelli restano molto unti e bagnati (se lo si mette in modo uniforme al fine di renderlo realmente efficace).
Infine tempo fa mi era stato consigliato anche il pettinino elettrico. Sinceramente non mi sono trovata molto bene, pertanto non lo annovero tra i rimedi per me risolutivi, anche se per qualcuno invece sembra esserlo stato.
G: Nel tuo centro che protocollo seguite per aiutare le famiglie a debellare i pidocchi?
C: Il trattamento Pidbuster consiste in 3 fasi:
G: Grazie Claudia, speriamo di avere aiutato le mamme e i papà che stanno scoprendo sulla loro pelle quanto sia complesso e difficile debellare i pidocchi.
Personalmente posso aggiungere a quanto ci ha detto Claudia che avere qualcuno che al posto tuo “viviseziona” capello per capello mi è stato di enorme utilità, anche perchè devo ammettere di non essere poi così abile nella pratica dello “spidocchiamento fai da te”.
Senza contare che pidocchi sono furbi: assumono il colore dei capelli di chi li ospita, perciò diventano chiari sulla testa di un biondo, scuri su quella di un moro. Il che rende molto più difficile “beccarli”. Se avete piacere di provare anche voi il metodo di Pidbuster vi rimando al loro sito per scoprire dove trovarli e come contattarli.