4 Libri da regalare alle insegnanti

4 Libri da regalare alle insegnanti

La fine della scuola è alla porte e la domanda che più frequentemente mi viene posta è: “Mi consiglieresti un libro da regalare alle insegnanti?”.

La scelta del regalo alle insegnanti per celebrare e suggellare la fine del percorso scolastico, è tra gli argomenti più dibattuti nelle varie chat di classe tra aprile e fine maggio.

Visto che con un libro non si sbaglia mai, oggi vi condivido 4 titoli per andare a colpo sicuro 🙂

1.Chissadove

L’albo “Chissadove” è una poetica metafora sull’amore e l’accudimento materno/paterno, ma in realtà è molto adatto anche a chi, con amore, si occupa dei nostri figli.

Il successo e la commozione sono garantiti, come già avevo detto in una video recensione dedicata a questo testo: “un libro poetico da regalare alle maestre”

In mezzo alla collina c’era un albero ricco di piccoli semi che crescevano silenziosi e impazienti di diventare alberi e poter un giorno parlare.

Tra i semi c’è chi volò al caldo sud, c’è chi volò al freddo nord, c’è chi volò, vicino vicino, dentro un vaso su un balcone. E c’è chi andò, lontano lontano, forse a chissadove. “Oh” disse l’albero quando vide un piccolo seme attaccato alla chioma: “perché sei ancora qui?”

Quando il grande albero di ciliegio si accorse che un piccolo semino un po’ assonnato aveva perso la spinta del vento rimanendo così attaccato al suo ramo, pensò che sarebbe stato bello avere compagnia “ancora per un giorno”.

I giorni però passarono e ogni scusa era buona per trattenere con sé il semino: un giorno c’era troppo vento, un altro faceva troppo caldo e un altro ancora pioveva…

Finchè un giorno una gazza, posandosi di ramo in ramo, di foglia in foglia, inavvertitamente fece cadere il semino “chissadove”.

E così passarono i mesi e le stagioni e l’albero di ciliegio non seppe più nulla di quel piccolo semino.

Un giorno, però, dall’altra parte della collina, l’albero vide, immerso nel prato…un tronco dritto, slanciato, color cenere, con una piccola chioma fitta fitta e un cuore di tenero ciliegio. E così l’albero riconobbe il suo piccolo seme e capì improvvisamente dove si trovava chissadove: “Ovunque in un bel prato in compagnia di un fiore! E’ questo ciò che dirò al prossimo seme impaurito”

 

L’albo si presenta in una veste grafica delicata, simbolica ed essenziale. Questa scelta stilistica amplifica la potenza narrativa del messaggio, all’interno del quale si legge, in controluce, anche la paura dell’adulto di lasciar andare verso l’ignoto i suoi piccoli semi.

Semi che, per crescere, hanno però bisogno di fare le proprie esperienze e di imparare dai propri errori. 

2. Si può dire senza voce 

Il secondo albo che vi consiglio si intitola “Si può dire senza voce” di Armando Quintero con le magnifiche illustrazioni di Marco Somà. Le poetiche e rarefatte illustrazioni di uno degli illustratori che personalmente più apprezzo valgono da sole l’acquisto del libro.

Le immagini di Somà, sospese e dense di significato, accompagnano anche un importante messaggio che esalta la bellezza e la profondità del linguaggio non verbale.

marco somà premio andersen

L’invito, grazie anche a un ottimo cambio di ritmo nella narrazione, è di fermarsi a godere delle carezze, degli sguardi e degli abbracci capaci di arrivare laddove le parole non servono, non bastano o sono superflue.

Un libro che celebra con originalità, poesia e delicatezza la potenza dell’amore.

3.Il punto

Il terzo libro che consiglio, “Il punto”, è un libro semplicissimo, il cui stile grafico un po’ spezzato ricorda il tratto nervoso di Quentin Blake, ma più lineare e delicato.

Peter Reynolds, in questo libro dedicato a un suo insegnante delle medie, celebra la creatività, il coraggio di osare e di credere in se stessi.

libro "Il punto" di Reynolds

Ma non solo, questo è un libro che può trasformarsi in un inno di ringraziamento a tutti quegli insegnanti capaci non solo di vedere il potenziale dei propri alunni, ma in grado di aiutarli ad esprimerlo, infondendo loro la fiducia necessaria per mettersi in gioco, per osare, senza farsi frenare dalla paura di sbagliare. Del resto è nell’errore che risiede la spinta a migliorarsi sempre di più ed è nell’inatteso che si scoprono nuove strade da percorrere.

Nel nostro cammino ci sono persone, spesso insegnanti, che anche se ci hanno accompagnato solo per un breve del nostro cammino, sono stati capaci di lasciare un segno nelle nostre vite permettendoci di scoprire la nostra identità, accompagnandoci con affetto e discrezione nel processo creativo della crescita.

 

4.Cresci come un fiore

E infine, “Cresci come un fiore” che fa parte della collana Serenamente, il cui fine è quello di aiutare i bambini tra i 3 e gli  9 anni a crescere sereni, familiarizzando con alcuni concetti tratti dal mondo della psicologia e della crescita personale.

Ogni albo illustrato della collana seleziona un’idea che la ricerca scientifica indica come utile a crescere bambini sereni e la racconta in modo comprensibile ai piccoli lettori. 

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Tra tutti i titoli della collana,  “Cresci come un fiore” è quello che più trovo adatto come regalo per le insegnanti perché, tra coloro che già lo conoscono, è tra i più amati della collana e molte insegnanti lo hanno persino scelto da inserire nel percorso didattico, affiancando delle attività laboratoriali.

Come il lavoro che ha fatto l’insegnante Chiara Ticchioni, insieme ai suoi alunni della classe 1^A di Corropoli dell’I.C Corropoli – Colonnella – Controguerra,  che in parte qui condivido.

Ciao Giulia. Sono una maestra della scuola primaria e volevo condividere con te il progetto che ho fatto con i miei piccoli alunni di prima. Ho scelto di leggere loro “Cresci come un fiore” e devo dire che i bambini sono rimasti molto colpiti dalla storia e, soprattutto, dal messaggio. Abbiamo piantato il nostro semino in un vasetto di vetro e dopo che abbiamo visto crescerlo, lo abbiamo travasato in una cassetta e piantato altri semini. Abbiamo drammatizzato la storia attraverso un teatrino e con le foto che ho scattato durante la drammatizzazione abbiamo creato un libro digitale con le voci dei bambini. Infine, abbiamo realizzato un quadro riassuntivo dove i bambini si sono divertiti con la lana a costruire Martino il castoro.
Ti giro alcune foto e ti ringrazio infinitamente per la passione che tu e Luca mettete nei vostri libri, sono speciali proprio come voi.

Chiara 

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A questo proposito, se desideraste approfondire la parte laboratoriale legata al libro, vi invito a guardare il video tutorial “Laboratorio creativo: scopri la tua unicità”

Laboratorio creativo: scopri la tua unicità orto in balcone bambini

Non solo quindi un libro da “usare in classe” ma che anche racchiude un messaggio  alle insegnanti, cui è affidato il delicato compito di stare accanto ai nostri figli nel processo di crescita.

Nella parte finale del libro, c’è un testo che invita l’adulto a riflettere su quale tipo di insegnante/genitore pensa di essere: Falegname o Giardiniere?

Chi sposa la prima versione del falegname ha una chiara idea di quello che dovrebbe diventare suo figlio/studente. Partendo da questa immagine, a colpi di accetta cerca di modellarlo come si fa con un pupazzo di legno, affinché la forma finale corrisponda a quella desiderata.

La visione del giardiniere, al contrario, parte dal presupposto che ogni bambino abbia al suo interno un seme e l’abilità educativa sta proprio nel comprenderne la natura e adoperarsi per farlo fiorire al meglio.

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Ecco dunque la mia personale selezione da dedicare a tutti quegli insegnanti “giardinieri” che ogni giorno, con passione e dedizione si impegnano a far fiorire i loro piccoli semi al meglio delle loro potenzialità, nel rispetto della loro straordinaria unicità.

 

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