“Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza” è la frase con cui l’attivista di soli 15 anni Greta Thumberg ha aperto il suo discorso – ben presto diventato virale – alla conferenza Mondiale sul clima. E potremmo anche aggiungere che non è mai troppo tardi per cercare di salvare il nostro pianeta, assumendo atteggiamenti responsabili ed ecosostenibili.
Dobbiamo iniziare dal concentrarci sui piccoli gesti, le buone abitudini che possono contribuire concretamente alla salvaguardia della nostra biosfera e del nostro mare sommerso dalla plastica.
Oggi sappiamo che la plastica che usiamo per una volta torturerà gli oceani per moltissimo tempo.
Sappiamo che il futuro del pianeta dipende anche dalle nostre scelte quotidiane.
E sappiamo che ogni piccolo gesto potrà fare la differenza per il futuro del pianeta.
Oggi ho spiegato ai miei figli cosa significa IMPATTO-1 perché voglio che capiscano l’importanza di riciclare più plastica di quella che viene prodotta. Bisogna che tutti facciano di più, bisogna togliere dall’ambiente più di quanto si immette. Solo se tutti iniziamo a riciclare in modo corretto e convinciamo anche gli altri a fare lo stesso, potremo vivere in un mondo a impatto-1, in cui ognuno ricicla più di quanto consuma.
E fortunatamente ci sono aziende virtuose che si muovono in questa direzione. Ferrarelle è infatti l’azienda che ha lanciato il più grande passaparola a favore dell’ambiente per la costruzione di un mondo a impatto-1.
La stessa filosofia ha ispirato il progetto education promosso proprio da Ferrarelle “A scuola di riciclo: impatto -1”, di cui vorrei parlarvi oggi per invitarvi a partecipare il più numerosi possibile.
Tutte le maestre e i bambini delle scuole Primarie sono invitati a prendere parte al più grande passaparola a favore dell’ambiente, con l’obiettivo di sensibilizzare le future generazioni verso un approccio che permetta un riutilizzo e una diminuzione di plastica nell’ambiente.
Il progetto offre un percorso gratuito con schede didattiche, quiz e giochi digitali da utilizzare in classe o in DAD. Grazie alla collaborazione dei Me Contro Te non mancherà anche il divertimento per i più piccoli!
Ogni classe si potrà iscrivere al sito www.ferrarelleprogettoscuola.it, potrà quindi scaricare il materiale didattico e, con l’esecuzione di alcuni elaborati (una frase per invitare al riciclo, un disegno, un video) potrà anche partecipare ad un contest con in palio fantastici premi.
In occasione della Giornata Mondiale del Riciclo, a partire dal 18/02, sul sito www.ferrarelleprogettoscuola.it sarà disponibile il gioco “Fuoriclasse del riciclo”
Sulla schermata del computer appariranno alcuni tra i più comuni rifiuti che i bambini dovranno differenziare, selezionando il contenitore corretto tra organico, plastica, vetro, indifferenziato e carta.
“Fuoriclasse del riciclo” è solo il primo dei giochi digitali che Ferrarelle lancerà nelle prossime settimane nell’ambito del più ampio progetto “A scuola di riciclo: impatto – 1”, partito lo scorso febbraio e che vede oggi la partecipazione di oltre 1.000 scuole Primarie.
Sono infatti previsti anche altri due giochi digitali per coinvolgere in modo divertenti i nostri bambini: uno in occasione della Giornata Mondiale della Terra (22/04) e l’ultimo per la Giornata Mondiale dell’Ambiente (05/06).
4 semplici mosse per fare la differenza:
1- Ridurre
Ad esempio, l’elettricità che alimenta la maggior parte delle case deriva principalmente da fonti molto inquinanti per l’ambiente, come la combustione del carbone. Quindi diminuire la quantità di energia che consumiamo in casa (spegnere le luci o gli elettrodomestici che consumano anche quando sono in standby) è già un’ottima pratica.
2- Riusare
Utilizzare ad esempio entrambi i lati di un foglio per i disegni, ma anche concedere ai vestiti e ai giochi una seconda vita, alimenta il ciclo del riutilizzo che evita gli sprechi.
3- Rinnovare
Uno dei problemi più gravi riguarda i rifiuti alimentari, che occupano quasi la metà di tutte le discariche dei paesi sviluppati.
Si stima che buttiamo via circa uno su cinque dei sacchetti di cibo che portiamo a casa. Quando i rifiuti alimentari si decompongono in discarica producono un gas naturale, il metano, che sfortunatamente intrappola il calore nell’atmosfera, il quale scalda il pianeta e causa ulteriori problemi.
Anzichè buttare in discarica i rifiuti organici, una buona pratica sarebbe trasformarli attraverso il processo di compostaggio in concime organico per le piante.
Sono molti gli alimenti che possono essere trasformati in concime organico: Verdure, frutta, cereali, tè e caffè, gusci d’uovo, rifiuti da giardino.
4- Riciclare
Il riciclo dei rifiuti domestici riduce la quantità di spazzatura che viene inviata in discarica. Il processo di riciclo riutilizza materiali già fatti, riducendo così anche la quantità di risorse che dobbiamo prelevare dal pianeta.
La plastica rigida (bottiglie, contenitori del latte, vaschette per la frutta, bottigliette per lo shampoo, contenitori per il cibo d’asporto), il vetro, il metallo e la carta sono tutti materiali riciclabili.
Ferrarelle è l’unica azienda di acqua minerale ad avere uno stabilimento dedicato al riciclo, grazie al quale ogni anno toglie dall’ambiente di 20.000 tonnellate di plastica, molte di più di quante ne usa per produrre bottiglie con plastica riciclata.
Nello stabilimento infatti si riciclano bottiglie di plastica in PET che viene lavorata secondo un particolare processo di riciclo per essere trasforma in R-PET: una bottiglia 100% riciclabile all’infinito e con il 50% di plastica riciclata dall’azienda stessa.
Un modo per ridurre l’impatto ambientale è ottenere una nuova bottiglia da una bottiglia usata, perché il PET è un materiale riciclabile all’infinito se raccolto e trasformato correttamente.
Lo stabilimento di Presenzano di Ferrarelle è capace di riciclare circa il doppio della quantità di PET che l’azienda immette sul mercato, consentendole così di essere a credito di impatto ambientale, ossia di compensare non solo il proprio impatto ma anche quello di altri.
Post in collaborazione con Ferrarelle