Avevo 7 anni, l’età di Giacomo, quando ho scoperto che Babbo Natale non esiste.
Ero andata in ufficio dai miei genitori e all’epoca mi divertivo a giocare alla “spia segreta”.
Ero piuttosto brava perché, senza che i miei se ne accorgessero, avevo scoperto che nello sgabuzzino era impacchettata la bambola che avevo chiesto a Babbo Natale.
Ricordo ancora la sorpresa di trovarmi davanti a una scatola infiocchettata che sembrava proprio destinata a me.
Incredula, avevo strappato un pezzettino di carta regalo per sbirciare cosa si celasse lì sotto.
E fu così che scoprì l’occhio ceruleo di vetro della mia futura bambola.
Rimasi immobile a fissare il suo sorriso di plastica, confusa per la gioia di averla trovata, la tristezza di aver perso così, senza alcun preavviso, Babbo Natale.
Scoppiai a piangere e corsi di là dai miei genitori urlando: “Ho scoperto che Babbo Natale siete voi!”.
Ogni Natale che passa in cui per i miei figli Babbo Natale continua a vivere in Lapponia insieme alle sue renne, io sono felice.
Lunedì scorso siamo stati ospiti all’evento organizzato da @audible per ascoltare l’ultima audiofavola natalizia “Un Natale tutto matto” che affronta una tematica molto attuale e di cui fa bene parlare: quella dei genitori divorziati e delle famiglie allargate.
Prima di ascoltare un estratto della favola interpretata dalla voce avvolgente di @JuliaElle che interpreta Jule la mamma di Polly e Charlie i due piccoli protagonisti, i bambini sono stati invitati a scrivere la loro letterina a Babbo Natale.
Ecco, io spero di essere “scoperta” dai miei figli il più tardi possibile.
Nel frattempo, assaporo tutta l’atmosfera Natalizia e non faccio mancare ai miei figli la magia degli audiolibri.
Per appassionare i bambini alla lettura è importante leggere loro libri. Tuttavia, non dimentichiamoci che nel corso della storia è stato il racconto orale – prima ancora della scrittura – la forma dominante di comunicazione.
I grandi cantastorie narravano magistralmente le storie più belle incantando l’animo di chi ascoltava.
Ecco perché abbandonarsi al piacevole ascolto di un audiolibro ci rimette in contatto con la dimensione del racconto orale che abbiamo smarrito.
Inoltre, favole come queste che parlano di attualità permettono ai bambini una maggiore identificazione e diventano anche un utile pretesto conversazionale per affrontate tematiche delicate come la separazione dei genitori.
Argomenti spesso tabù di cui, soprattutto ai bambini che non sempre riescono a verbalizzare le loro emozioni, fa bene parlare.