La scuola è iniziata e i consigli di lettura che condivido con voi in questo articolo riguardano titoli sia per chi deve iniziare la prima elementare (o l’ha già iniziata) e per chi si trova, invece, ad affrontare l’inserimento al nido o alla scuola dell’infanzia.
Spesso c’è la corsa a leggere questi libri prima che la scuola inizi, ma il mio consiglio è di continuare a leggerli anche durante tutto il percorso perché, soprattutto all’inizio, “tutto è difficile prima di diventare facile”.
Libri per chi inizia la prima elementare
Questo libro, rivolto a bambini dai 3 ai 9 anni è indicato da leggere soprattutto nei primi mesi di scuola quando il bambino/a si trova ad affrontare alcune sfide come imparare a leggere e a scrivere che sembrano difficili.
Ed è proprio in questi momenti in cui un libro come questo può rivelarsi di grande aiuto e sostegno aiutando i bambini a non scoraggiarsi ma, anzi, a comprendere che l’errore faccia proprio parte del processo di apprendimento.
Sono molto felice di sapere che questo libro è spesso inserito dalle insegnanti nel percorso didattico e vi ringrazio per le foto che mi inviate dei lavori che fate in classe utilizzando i nostri libri.
Vedere i nostri disegni sui quaderni di scuola ci riempie di gioia.
Un libro dolcissimo, un viaggio onirico alla scoperta di aule, banchi e lettere dell’alfabeto attraverso la storia di un bambino e del suo coniglietto di pezza che si anima per una notte. Un racconto che predispone i bambini ad accogliere questo passaggio e cambiamento con curiosità e fiducia.
Un albo divertente che affronta con simpatica ironia la figura “sconosciuta” della maestra per renderla al bambino, attraverso u esilarante e scanzonato identikit, più famigliare.
Ci sono maestre lunghe o maestre corte. Maestre larghe oppure sottili. Maestre scure, chiare, ricce, lisce, a pallini, a fiori, a spirali, a scacchi e in varie fantasie. Anche a righe e a quadretti, naturalmente. E dentro le maestre, invece, cosa c’è?
Un libro che rassicura: tranquilli bambini, le insegnanti non sono altro che persone come tutti ed hanno un passato, un presente, dei sentimenti, aspettano il tram, vanno a fare la spesa…
Un libro irriverente, all’insegna della suspense, con strofe in rima dal ritmo cadenzato, per imparare e ricordare i numeri da uno a dieci. Se dieci maestri, all’uscita di scuola, perdono per un soffio l’ultimo bus come faranno a tornare a casa?
Il signor Baldo ha una pessima idea: prendere la scorciatoia nel bosco.
Il bosco infatti è pieno di mostri affamati… E così, uno dopo l’altro, i dieci maestri cadranno nei trabocchetti tranelli orditi dai mostri.
Questo libro fa parte dell’esilarante collana
Cane puzzone e racconta le vicissitudini del povero cane bistrattato dal cuore grande e che, nonostante tutte le difficoltà e ostacoli, non perde mai il suo entusiasmo.
Cane puzzone è senza dubbio il cane randagio che più appassiona i bambini, di cui ve lo dico, sul sito della casa editrice trovate anche il suo peluche che noi ovviamente abbiamo.
I libri sono stati scritti da Colas Gutman e illustrati da Marc Boutavant, tradotti da Francesca Novajra sono stati editi in Italia da Terre di mezzo.
Vi consiglio questa saga perché mio figlio l’ha scoperta un giorno in libreria (aveva appena iniziato la prima elementare) e da quel giorno ha atteso l’uscita dei volumi successivi con gran trepidazione. Non solo, un giorno lo ha portato anche a scuola e ha contagiato anche i suoi compagni di classe.
Protagonista è questo cane randagio un po’ tonto e spelacchiato e anche parecchio pulcioso che ha per amico un gatto il cui nome è tutto un programma: Spiaccigatto perché “è un gatto schiacciato con cui condividere l’immondizia e le pulci di oggi in cambio della felicità di oggi stesso e di domani.”
Cane Puzzone è dolce e molto affettuoso, dall’indistruttibile ottimismo, alla ricerca del suo posto nel mondo, nonostante i tanti imprevisti che spesso finiscono per cacciarlo in un mare di guai dai quali però riesce sempre a cavarsela in modo esilarante.
Che cos’è la scuola?
Questo albo è un piccola opera d’arte grazie alle magistrali illustrazioni di Marco Somà.
Attraverso immagini splendide ed evocative viene rappresentata l’essenza della scuola: uno spazio aperto anche quando è al chiuso. È un luogo pieno di parole e idee, dove bambine e bambini di tutti i tipi si scambiano i pensieri, le penne, la merenda, e qualche volta gli abbracci. Dove le maestre e i maestri insegnano a immaginare, a sbagliare, a vivere. È un tesoro prezioso, da proteggere e amare.
Un classico della letteratura per l’infanzia del grande Munari.
Un libro che offre un modo alternativo e divertente per lavorare con i bambini sulle lettere dell’alfabeto e al tempo stesso anche sulle rime. Inoltre le lettere non seguono l’ordine dell’alfabeto ed è sicuramente un buon modo per farle proprie a prescindere dal loro “posto” all’interno dell’alfabeto.
Un libro adatto anche agli insegnati magari da introdurre all’ultimo anno della scuola dell’infanzia.
Un libro colorato e vivace grazie alle simpatiche illustrazioni di Laura Cantone.
A come Anatra, B come Bertuccia, C come Castoro… ma anche come Arancia, Banana, Carote.
Troverete 24 brevi storie per un divertente alfabeto che si snoda attraverso cose buone da mangiare e animali come compagni di gioco.
Il libro lancia anche una sfida al piccolo lettore: quante altre parole si nascondono nelle figure? Lettera dopo lettera, un
alfabetiere che propone 24 brevi e surreali storie in versi.
Dalla A di Anatra alla Z di Zanzara, per ogni lettera dell’alfabeto un animale, sempre alle prese con qualcosa da mangiare. Le vere protagoniste rimangono le lettere dell’alfabeto, festeggiate dall’intreccio di ripetizioni e allitterazioni presenti in ogni testo. Parole e immagini, un susseguirsi di animali, cibi e bevande, per avvicinarsi in modo ludico e spensierato al suono e al riconoscimento grafico delle lettere.
Lettere e numeri Montessori
Di questi cofanetti ho parlato in una video-recensione che potete trovare qui sotto
Libri inserimento nido e scuola dell’infanzia
Il libro di Jeanne Ashbé racconta per immagini la routine di una giornata “tipo” al nido: l’arrivo, il “passaggio” dalle braccia della mamma a quelle dell’educatrice, le attività che scandiscono tutti i momenti della giornata, fino al ritorno della mamma. Vedere raffigurato ciò che lo aspetta, non solo dà conforto al bambino, ma lo aiuta a familiarizzare con qualcosa che, essendo a lui ancora ignoto, lo spaventa. La conoscenza è infatti il primo passo per sconfiggere la paura. E’ questo anche un libro che, grazie alle illustrazioni ricche di dettagli molto realistici, aiuta a elaborare il distacco e a interiorizzare meglio le nuove abitudini.
Un giorno mamma gufa si allontana dal nido per cercare del cibo mentre i suoi piccoli stanno ancora dormendo. Al loro risveglio, i tre fratellini si trovano soli e all’inizio si sentono coraggiosi ma, man mano che il tempo passa, cominciano ad avere paura. E se la mamma non tornasse più? Il lieto fine di questa favola sancisce il ritorno della mamma al suo nido che, una volta rientrata, domanda ai suoi piccoli: “perché vi agitate tanto? Lo sapevate che la mamma torna sempre”.
Questo libro affronta quindi il tema del distacco, la paura dell’abbandono e della separazione dalla mamma ma rassicura sul fatto che la mamma “torni sempre”. Insomma è un bel modo “indiretto” per affrontare il tema dell’inserimento.
Qui sotto la mia video recensione al libro
Questo libroLa sveglia fa drin drin, il solletico della mamma fa ghiri ghiri, l’acqua che scorre fa splash, la macchina fa brum brum… Così inizia la mattina del piccolo coccodrillo il primo giorno di asilo. E quando il campanello fa dlin dlon e la maestra fa cucù, pian piano, l’ansia di separazione dalla mamma e dal papà diventa gioia di fare tante scoperte con i suoi nuovi amici. La giornata scorre serena, la pappa fa gnam gnam, la nanna fa zzz zzz e le bolle di sapone fanno puf, il tamburo fa ratataplan e il triangolo fa tling… È già ora di tornare a casa ed è arrivata la mamma: cosa dice il coccodrillo? Smack smack! Una storia deliziosa fatta di suoni onomatopeici e delicate illustrazioni per raccontare un giorno molto importante nella vita di un bambino.
protagonista di questo albo è Milo, un tenero coniglietto che deve iniziare il suo primo giorno di scuola.
La storia narrata in questo è già racchiusa nel titolo: un bacio per quando ti manco.
La mamma di Milo sa che un bacio è capace di accorciare le distanze e di volare lontano e anche di nuotare sott’acqua, se occorre.
Ecco perché con la forza di un bacio riesce a rassicurare il suo piccolo che, anche se saranno distanti, Milo potrà sentire la mamma vicina pensando al bacio che lei gli ha regalato.
Un albo per affrontare la paura del distacco.
Anche in questo albo protagonista indiscussi sono i baci.
Il piccolo Zeb parte per il campo estivo. Vuole dimostrare a tutti di essere grande ma sa che gli mancheranno i baci di mamma e papà. «Non ti preoccupare, sappiamo come fare» gli dicono i genitori. E così preparano un’abbondante scorta di baci. A Zeb, quando si sentirà triste, basterà aprire la scatola e prendere un fogliettino con i baci di mamma e papà. La scorta di baci si rivela subito una bellissima idea: non solo consolerà il piccolo Zeb ma anche molti fra i suoi compagni di viaggio.
Che cos’è il tempo per un bambino piccolo? Che cos’è per lui un momento, un minuto, un secondo, un battito di ciglia? Nico lo scopre all’asilo, mentre gioca, disegna, mangia, canta e… aspetta la mamma per tornare a casa.
Un albo carino che scandisce una tipica giornata a scuola in una sorta di conto alla rovescia nell’attesa che la mamma arrivi. Tuttavia, questo espediente risulta essere molto funzionale perché, attraverso il racconto dettagliato della giornata del piccolo protagonista Nico, riesce a dare al bambino anche un riferimento temporale rassicurante.
Alla fine infatti la giornata è volata, quello che all’inizio poteva sembrare un tempo molto lungo si è accorciato sempre di più finché il momento tanto atteso di riabbracciare la mamma è stato breve come un battito di ciglia.
Racconta la storia di piccolo Gufo che preferirebbe stare a casa con la sua mamma e il fratellino più piccolo ma, giorno dopo giorno, scoprirà che andare a scuola non è poi così male! Il tempo scorre veloce tra attività, gioco libero, pranzo e riposino e la giornata è già finita ed è ora di tornare a casa soddisfatti e felici.
Un libro che aiuta i bambini ad apprezzare il tempo trascorso con gli amici in un contesto diverso da quello di casa.
Cosa fanno le mamme quando i bambini sono alla scuola materna?
Un libro molto pratico e concreto che accompagna il bambino alla scoperta della scuola dell’infanzia come luogo di incontro, di arricchimento reciproco, in cui si fanno attività creative e ricreative. Attraverso un parallelismo vediamo come scorre la giornata delle mamme (senza particolari riferimenti temporali fino all’ora di pranzo) impegnate nei mestieri più disparati e quella dei bambini, fino al momento in cui assistiamo al tanto atteso ricongiungimento tra mamma e bambino/a.
Cose da sapere prima di iniziare la scuola materna
Un libro semplice, con bellissime illustrazioni che raccontano nel dettaglio una tipica giornata scolastica: dal vestirsi la mattina fino al ritorno a casa. In un riuscito parallelismo, alle semplici spiegazioni di concetti fondamentali, come le forme, i colori e gli opposti si alternano le storie di cinque animaletti che hanno appena iniziato la scuola dell’infanzia.