Covid19 e allattamento: rischi e benefici

Covid19 e allattamento: rischi e benefici

Il marzo scorso, durante il primo lockdown, ho pensato che potesse essere il momento giusto per smettere di allattare Elisa durante la notte: il fatto di non avere una sveglia obbligata alla mattina, mi avrebbe permesso di recuperare il tempo perso durante la notte, che probabilmente avrei passato a consolarla per la tetta negata. 

Al tempo stesso, mi è venuto il dubbio che, in un momento di cambiamento “forzato”, non fossi pronta ad aggiungere un’altra complessità a una situazione già difficile.

Ultima considerazione, ma non per importanza, è stato prendere atto che allattare non è solo una questione di nutrimento (nei primi mesi di vita) e coccola, ma anche di protezione. Il latte materno, infatti, contiene diversi componenti che garantiscono la prima forma di difesa dalle infezioni e che contribuiscono allo sviluppo del sistema immunitario del bambino.

allattamento e covid19

In un momento di pandemia, smettere di allattare non sarebbe stata proprio una scelta felice.

E, infatti, rimandai la decisione.

Come molte mamme che allattano, mi sono chiesta come ci si debba comportare in caso di positività al Covid19.

La risposta l’ho trovata su Nutripedia-InformaTI per crescere, progetto supportato dalla Fondazione Istituto Danone e promosso dal board di esperti RIMMI, dove pediatri, ginecologi ed esperti in nutrizione offrono consigli e corrette indicazioni ai genitori in tema di alimentazione infantile.

Innanzitutto, è importante fare una premessa: il virus SARS-CoV2, chiamato comunemente “Coronavirus”, si trasmette principalmente per contatto stretto con una persona infetta che, starnutendo o tossendo, emette goccioline dalle prime vie respiratorie.

In base alle attuali conoscenze scientifiche, non è stata dimostrata una diffusione attraverso la placenta o tramite l’allattamento (diversi autori hanno infatti dimostrato l’assenza del virus nel latte materno).

Per questo motivo si presume che i neonati si infettino per via respiratoria, esattamente come gli altri individui.

Ecco perché si ritiene che i vantaggi dell’allattamento al seno siano superiori a qualsiasi potenziale rischio di trasmissione del virus attraverso il latte. 

Dove sia possibile è sicuramente consigliato, anche in base alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, incentivare l’allattamento al seno anche se la madre dovesse avere il dubbio di essere positiva al virus.

covid 19 anticorpi allattamento

Qualora si verifichi questa circostanza, ci sono alcune precauzioni che la madre che allatta, in attesa del risultato del tampone, deve adottare per evitare di trasmettere l’eventuale virus al bambino: lavarsi spesso le mani e indossare una mascherina idonea.

Se la madre dovesse poi risultare positiva, la strada da perseguire è sicuramente quella di utilizzare il latte fresco spremuto.

Andrà tuttavia considerata individualmente la compatibilità della somministrazione di latte materno con farmaci eventualmente somministrati alla madre con COVID-19.

Post in collaborazione con Nutripedia 

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